Musica live e carbonara D.O.C.

17.11.2010 10:01

Di Valentina di Cataldo

Forse sembrerà impossibile
, in mezzo alle tante (mediocri) serate a pagamento proposte dagli innumerevoli locali della movida nostrana, riuscire ancora a trovare, nel palinsesto dell'intrattenimento cittadino, un angolo di respiro, un po' di sana aria di casa.

Eppure ci sono posti (pochi, a dire la verità) in cui, a dispetto di tutto (problemi economici in primis) può succedere. Anzi: in cui è molto probabile che succeda.

Uno di questi è il Contestaccio di Roma (via di Monte Testaccio 65/b, 00153, Roma. Per prenotazioni ristorante: 06 57289712, 3381625370. Contatto artistico: 347 2297769), dove può benissimo capitare di essere usciti di casa con l'intenzione di bersi semplicemente una birra tra amici e di ritrovarsi poi, invece, a sorpresa, quasi per sbaglio, davanti a un palco di grandi artisti.

E non di quelli minori. Nomi come Daniele Silvestri, che, per l'occasione del terzo compleanno del locale, offre con tutta la sua band un indimenticabile concerto di altissima qualità ai moderati avventori.

La rarità dell'occasione la rende ancora più preziosa per noi che, avvezzi alla costosa Milanodabere, non siamo abituati ai regali e alle belle sorprese in una qualsiasi serata di pioggia.

Ascoltiamo da una distanza minima i brani più famosi di Silvestri (Aria, Il mio nemico non ha divisa, Kuntakinte, Me facemmalachépe....) insieme a canzoni dimenticate del repertorio più vecchio, ironico, disimpegnato. Quelle che fanno proprio ridere per l'accostamento di temi e soluzioni letterarie.

Si divertono, dal palco. Scherzano col pubblico e con uno dei due gestori, Lele, che li segue dalla consolle. C'è un clima rilassato. Sarà perché anche lui – che di cognome fa Vannoli e innanzitutto, da venticinque anni, di mestiere fa l’attore – gioca in casa e il giro è quello.

Da come si altercano, sembra proprio che siano vecchi compagni di progetti condivisi, gente che di serate insieme ne ha passate e di idee scambiate, sull'arte e sulla vita, magari davanti a un bicchiere, come ai bei vecchi tempi. Cose che fanno la differenza.


Proprio da una serata del genere dev’essere nato “il progetto”, che, come ci tiene a rimarcare Lele, sta in piedi solo grazie alle proprie forze interne, non chiede sovvenzioni al comune, non è un arci e nemmeno un centro sociale. Il progetto, ovviamente, è il Contestaccio, con il suo mix ben regolato di buona cucina tradizionale e musica dal vivo.

Ad approvarlo e sostenerlo, artisticamente e non solo, ci sono nomi come Tiromancino, Negramaro (che due inverni fa, proprio qui hanno diviso il palco con i Metallica) e perfino i milanesi Afterhours. Che è un posto dove gira la gente giusta lo si intuisce già dall'accoglienza, dall'alchimia particolare e perfetta che si respira, dal magnetismo che trasudano gli oggetti, le pareti, le facce degli avventori.

L'ambiente è informale, diviso tra osteria e pub con cortile annesso e, dietro, spazio live.

Per scelta politica gestionale e per spirito di intenti, decisamente in controtendenza rispetto al main trend, l'ingresso è rigorosamente gratuito.

Dentro, capita normalmente di vedere volti noti del mondo dello spettacolo: attori di tivù, cinema, teatro, registi, musicisti, semplicemente seduti a cena o a fare quattro chiacchiere tra amici, bicchiere in mano, risata pronta. (Seduta a un tavolino, per esempio, c'è pure la Mannoia, passata a fare gli auguri e a trascorrere una piacevole serata, mentre vicino all'ingresso incrociamo per caso lo sguardo di Mastrandrea che parla con qualcuno). Gente che qui sta di casa, insomma. Al riparo dagli autografi.

Oltre alla musica imperdibile di Silvestri e del suo gruppo, ad amalgamare il clima contribuiscono anche il buon vino e la cucina tipica romana dell'osteria. Nella stanza davanti, tavolini in legno e tovaglie a quadretti, si cena divinamente e a prezzi popolari (te la cavi con 12-15 euro a testa bevande incluse), come a casa, senza fretta e fino a molto tardi (la cucina chiude dopo le due di notte). Il tutto senza perdere una nota del concerto e senza alterare l'atmosfera da pub e da vita notturna.

Ma non è finita qui! Il Contestaccio non fa festa solo per il compleanno! Nelle serate normali, la programmazione di routine (che a dire la verità ha molto più dell’eccezionale che della routine) prevede una ricchissima proposta di eventi live. “Ogni settimana riceviamo 160 cd da ascoltare e selezionare”. Grazie al passaparola, molti artisti emergenti o già affermati della scena romana, nazionale e internazionale, vogliono suonare sul palco del Conte, come lo chiamano affettuosamente gli affezionati. Risultato: tre concerti a serata, uno alle 22, uno a mezzanotte e uno alle 2 del mattino. Ogni sera della settimana, domenica e lunedì compresi. Certo, non si potrà pretendere uno famoso come Silvestri tutte le volte, ma il livello resta comunque piuttosto alto.


Il genere musicale è vario. Si spazia dal rock, al blues, al funkie, al cantautorale, allo sperimentale, all’elettronica. Proprio per dare la possibilità al pubblico di ascoltare qualcosa di nuovo e di interessante e agli artisti che hanno dei progetti originali da proporre di farsi sentire in giro. (Per lo stesso motivo sono escluse dalla selezione le cover band e le correnti troppo di moda, come il metal, l’hip hop e la salsa).

Insomma, il panorama è piuttosto vasto e si prende cura davvero di ogni genere di ascoltatore. Il tutto, sempre senza scucire un euro di ingresso, che fa sempre piacere.

Inoltre, ma solo nel week end, verso le tre del mattino il cuoco sforna pastasciutta fresca e fumante per tutti, anche questa aggratis, come dicono qui.
Tutto contribuisce a fare gruppo e a sentirsi trattati bene. C'è anche una pagina Facebook: “Quelli del Contestaccio”, dove i gestori postano le novità e la programmazione degli eventi e sulla cui bacheca gli aficionados commentano le serate trascorse e quelle che verranno, postano suggerimenti e frasi scherzose, citazioni, foto. Come tra amici in sala.

Viene quasi da dire: per forza la gente ci torna: si sente a casa, sta a suo agio e fa amicizia! Davvero piacevole. Super consigliato a chi volesse trascorrere un'ottima serata nella capitale!

 

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