Il tempo di esposizione

09.12.2010 14:08

Per tempo di esposizione, come è stato detto all’inizio di questo corso, si intende il tempo durante il quale la pellicola, oppure il sensore, rimane esposto alla luce che arriva attraverso l'obiettivo.

 

E’ bene, per prima cosa, spiegare il meccanismo grazie al quale la pellicola, o il sensore, resta al riparo oppure viene a contatto con la luce. Questo meccanismo è detto otturatore, e funziona più o meno come le palpebre dell’occhio umano.

 

Quando abbassiamo le palpebre, la luce non arriva agli occhi e di conseguenza non possiamo vedere la realtà che abbiamo davanti. Questa situazione corrisponde allo stato che possiamo definire “di riposo” della macchina fotografica, ossia di quando la fotografia non viene scattata. Quando invece apriamo le palpebre, allora i nostri occhi vengono colpiti dalla luce e possiamo vedere la realtà che abbiamo davanti. Questa situazione corrisponde al momento in cui scattiamo la fotografia, ossia al momento in cui l’otturatore si apre e la pellicola, o il sensore, viene a contatto con la luce.

 

La differenza principale sta nella durata: i nostri occhi sono prevalentemente esposti alla luce, e solo per piccole frazioni di secondo, quando sbattiamo le palpebre, restano al buio; la pellicola o il sensore sono invece costantemente al riparo dalla luce, e solo per piccoli periodi di tempo vengono a contatto con la luce che arriva passando attraverso l’obiettivo. Questo perché la pellicola o il sensore devono restare esposti alla luce soltanto il tempo necessario a produrre la fotografia.

 

I diversi tempi di esposizione possono essere di durata superiore oppure inferiore al secondo. Passando da un determinato tempo a quello immediatamente inferiore, si dimezza ogni volta la durata:

 

·               8 secondi

·               4 secondi

·               2 secondi

·               1 secondo

·               1/2 secondo

·               1/4 di secondo

·               1/8 di secondo

·               1/15 di secondo

·               1/30 di secondo

·               1/60 di secondo

·               1/125 di secondo

·               1/250 di secondo

·               1/500 di secondo

·               1/1000 di secondo

·               1/2000 di secondo

·               1/4000 di secondo

·               1/8000 di secondo

 

Il concetto vale ovviamente anche al contrario: passando da un determinato tempo a quello immediatamente superiore, si raddoppia ogni volta la durata.

 

Il termine con cui si misura il tempo di esposizione è detto stop. Uno stop è un valore che sarà sempre pari al doppio rispetto allo stop inferiore e alla metà rispetto allo stop superiore. Ad esempio, 1/60 di secondo è uno stop, ed è pari al doppio di 1/125 di secondo e alla metà di 1/30 di secondo. Possiamo quindi affermare che variando da uno stop all’altro si raddoppia o si dimezza il tempo di esposizione.

 

E’ molto importante prendere familiarità con il concetto di stop, perché nelle prossime lezioni vedremo come il tempo di esposizione, il diaframma e la sensibilità ISO sono direttamente legati tra loro. E possiamo tranquillamente affermare che il 90% della tecnica fotografica ruota intorno a questi tre elementi e al legame diretto che c’è tra loro.

 

E allora qualche esempio per comprendere meglio il tempo di esposizione espresso in stop.

 

Passando da 1/60 di secondo a 1/1000 di secondo avremo un una differenza di 4 stop (la prima differenza di stop per passare da 1/60 a 1/125, la seconda differenza per passare da 1/125 a 1/250, la terza per passare da 1/250 a 1/500 e infine la quarta differenza di stop per passare da 1/500 a 1/1000).

Allo stesso modo, ma in direzione inversa, avremo una differenza di 4 stop passando da 1/60 di secondo ad 1/4 di secondo: da 1/60 a 1/30 il primo stop, da 1/30 a 1/15 il secondo stop, da 1/15 a 1/8 il terzo sto e infine da 1/8 a 1/4 il quarto stop. In entrambi i casi abbiamo variato il tempo di esposizione di 4 stop: nel primo caso lo abbiamo fatto dimezzando per 4 volte la durata del tempo di esposizione, nel secondo caso invece la durata del tempo di esposizione è stata raddoppiata per 4 volte.

 

Provate ora voi a calcolare quanti stop ci sono:

·      tra 1/8 e 1/2000 di secondo

·      tra 8 secondi e 1/8 di secondo

·      tra 1/8000 e 1/1000 di secondo

·      tra 1/1000 e 1/8 di secondo

 

Le moderne macchine fotografiche, per una più precisa esposizione (ossia per un più preciso controllo del tempo di esposizione) presentano anche valori intermedi rispetto a quelli sopra indicati. Valori, cioè, che anziché avanzare di stop in stop, avanzano di un terzo oppure di un mezzo di stop. Per il momento non prendete in considerazione questi valori, ma cercate di utilizzare solo ed esclusivamente quelli che ho riportato in questa lezione.

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