Gli obiettivi

16.02.2011 16:05

Dopo aver preso in esame il diaframma, il tempo di esposizione e il valore ISO, passiamo ora agli obiettivi. Le due caratteristiche principali di ogni obiettivo sono la lunghezza focale e l’apertura massima del diaframma.

 

 

Lunghezza focale

 

“La lunghezza focale viene definita come la distanza, misurata ed espressa in millimetri, fra il centro ottico dell’obiettivo, messo a fuoco sull’infinito, e il piano della pellicola.” Mi rendo conto che questa definizione, presa in prestito dal grande fotografo americano John Shaw*, pur essendo tra le più semplici che io abbia incontrato, può spaventare e risultare comunque di non semplice comprensione.

 

Volendo semplificare al massimo, possiamo affermare che più il valore in millimetri della lunghezza focale è piccolo e più l’angolo di campo è ampio, e allo stesso modo più il valore della lunghezza focale è grande e più l’angolo di campo diminuisce.

 

In pratica con una lunghezza focale molto piccola avremo un angolo molto ampio, ossia un grandangolo, non a caso gli obiettivi che vengono definiti “grandangolari” hanno lunghezza focale 28mm, oppure 24mm o ancora meno, fino ad arrivare a obiettivi grandangolari molto spinti i cui valori di lunghezza focale scendono sotto i 20mm. Al contrario, con una lunghezza focale molto grande avremo un angolo molto ristretto, è il caso dei “teleobiettivi” i cui valori di lunghezza focale sono di 200mm, 300mm e così via fino anche a 500mm, 600mm.

 

Più l’angolo di campo è ampio e più “cose” riuscirò a far rientrare nella mia inquadratura.

 

 

Vediamo allora le diverse tipologie di obiettivi:

·      Obiettivi fisheye: sono in pratica degli obiettivi grandangolari molto spinti, di solito vengono definiti fisheye gli obiettivi il cui angolo di campo supera i 180 gradi; in termini di lunghezza focale, quando un obiettivo ha valore 16mm o meno allora può essere definito fisheye. Sono obiettivi non semplici da utilizzare, spesso molto costosi (soprattutto se di buona qualità) e di conseguenza possiamo vederli utilizzati da fotografi professionisti o da fotoamatori molto evoluti.

·      Obiettivi grandangolari: sono in pratica gli obiettivi la cui lunghezza focale va da 16mm fino 24mm e anche 28mm. Un grandangolo da 28mm si può trovare a buon mercato, anche di buona qualità, ma a mio parere offre un angolo di campo non sufficientemente ampio e di conseguenza la focale ottimale dovrebbe essere 24mm (utilizzando un grandangolo da 28mm, si corre il rischio di trovarsi di fronte a scene che avremmo potuto catturare molto meglio con un 24mm).

·      Obiettivi normali: sono in pratica gli obiettivi con lunghezza focale 50mm. Questi obiettivi sono spesso sottovalutati, perché raramente vengono utilizzati (e comunque vengono utilizzati sempre meno) nonostante siano molto economici e permettano di avere, senza dover spendere molti soldi, una buona qualità delle lenti e un’apertura massima del diaframma molto grande (f1.8 o anche f1.4).

·      Teleobiettivi: sono in pratica gli obiettivi la cui lunghezza focale va da 105mm in poi, fino ad arrivare, come già detto, ai valori molto alti dei teleobiettivi spinti (più o meno da 300mm a 600mm). Questi obiettivi sono utilizzati per fotografare dei soggetti, o anche molto distanti, da chi scatta la fotografia. E’ il caso, per fare un esempio, degli animali in natura che sono difficili o a volte impossibili da avvicinare.

 

Apertura massima del diaframma

 

Questa è la seconda delle due principali caratteristiche di un obiettivo. Abbiamo visto nelle precedenti lezioni cos’è il diaframma e come funziona, è bene ora precisare che nei sistemi reflex il meccanismo del diaframma si trova all’interno dell’obiettivo.

 

Possiamo affermare in generale che più un obiettivo offre una apertura di  diaframma ampia (ossia un numero basso, del tipo f1.8 oppure f1.4) e più si tratta di un obiettivo di qualità, poiché avere un’apertura di diaframma grande è molto importante nei casi di scarsa quantità di luce (ad esempio se scattiamo al tramonto oppure dentro un appartamento senza voler utilizzare il flash) e per ridurre la profondità di campo (affronteremo la profondità di campo tra non molto).

 

Bisogna dire che non è sempre facile, e soprattutto non è mai economico, trovare obiettivi con apertura massima del diaframma molto ampia. Come abbiamo visto, possiamo avere un’apertura massima del diaframma molto ampia con gli obiettivi normali, ma al diminuire e all’aumentare della lunghezza focale è molto difficile, e soprattutto molto costoso, avere un’apertura massima del diaframma a f2.8. Un altro fattore che fa lievitare i costi di un’apertura massima di diaframma è se l’obiettivo è a lunghezza focale fissa oppure se si tratta di uno zoom.

 

Ma degli obiettivi a focale fissa e degli zoom ci occuperemo nella prossima lezione.

 

 

* Dal libro “Fotografia di paesaggio”, di John Shaw, editrice Reflex.

 

 

 

—————

Indietro