Autunno a New York, Boston, Jacksonville, Key West e tanto altro

14.03.2011 16:56

Allora, anche se non l'ho mai fatto, voglio raccontare anch'io una bella "vacanza" anche se sono passati un po' di anni.
Era il 1994, novembre (o giù di li), e ero riuscito e trovare la possibilità di lavorare 4 mesi (da settembre a dicembre) a New York City.

Forse l'autunno è la stagione più bella per "la grande mela": il Central Park esprime il meglio di se con le innumerevoli sfumature di caldi colori: rossi che si mescolano nei gialli, marroni che diventano arancioni e qua e là macchie di verdi. Non solo, anche la preparazione al Natale è bellissima a NYC: luci, magiche atmosfere, Babbo Natali dappertutto, negozi sgargianti e messi a festa ecc ecc. si lo so, qualcuno penserà che è solo consumismo e è vero, però, un po', è bellissimo.

New York non è America. E' uno stato autonomo. Anche le gente, qui, non è americana ma di un'altra nazione (quella di New York City). Sono diversi, anni luce dall'americano tipo che ho conosciuto con il mitico Ricky Cunningham di Happy Days.
New York è bellissima e credo sia molto difficile andarsene dopo averci vissuto per anni. Una bella pellicola che ne svela inedite sfaccettature è Manhattan, intramontabile capolavoro di Woody Allen.

Gli ultimi week end li ho dedicati a alcune città non troppo lontane con l'aereo da NYC. Così sono stato a Boston (la più europea), Washington (ho avuto la fortuna di visitarla con dei ragazzi dell'Università e rendermi conto dell'enorme attività dei ragazzi nei campus universitari), Chicago, spazzata dal vento gelido dei grandi laghi e poi, l'ultimo w/e ho preso un giorno in più e sono atterrato a Jacksonville e da qui, con una macchina presa a noleggio, ho viaggiato fino a Key West.


Visualizzazione ingrandita della mappa Una lunga strada, spesso sopraelevata sull'acqua su eleganti ponti bianchi che solcano un mare azzurro dove dicono sguazzino gli squali. Arrivati a Key West non ci si può esimere dal sentirsi leggeri, un po' figli dei fiori: ragazze scalze che girando velocemente su se stesse fanno gonfiare le loro gonne colorate, locali dove si sente che la patria del Jazz, New Orleans, non è lontana,  e poi pescatori, avventurieri e quant'altro, che trovano qui, uno dei loro massimi ispiratori nella figura di Ernest Hemingway che visse lunghi anni a Key West (la sua casa è ora un Museo).

E la temperatura non è niente male: sono in maglietta e pantaloni corti e è novembre!!!

Insomma : lo stra consiglio!
Franco

—————

Indietro