Croazia in pieno agosto

28.07.2011 11:37

Decidiamo, io e Flavia, la Croazia dopo aver letto e confrontato un po’ di “diari di viaggio” perché ci sembra un giusto equilibrio tra mare bello, non troppa gente, posto nuovo (e fuori dai confini italiani, il che da comunque sempre un po' di avventuroso), non troppo lontano e non ultimo: economico!!! (foto di proprietà di Capitano Teo, diritti riservati)

Così lasciamo Perugia quando è ancora buio per evitare la fantomatica coda alla frontiera con la Slovenia, per nostra fortuna è meno peggio del previsto e con solo 20 minuti di attesa siamo all’estero!

 

Per qualche decina di km in territorio sloveno ci tocca acquistare la cosi detta Vignetta (15 euro di pedaggio) e finalmente entriamo in Croazia

 

Ancora uno sforzo per la nostra vecchia Kadett e siamo a Rovino, un piccolo paese sulla costa il cui triste nome mal lo rappresenta.

E’ carino, paese di pescatori, piazzetta tranquilla, porticciolo e anche economico: vai tranquillo, non rovini nessuno!

La mattina facciamo la conoscenza di una compagna che ci seguirà per tutto il viaggio: la palacinka, un tipo di crepes dolce tipico croato, veramente buono. (foto di proprietà di Luptor, diritti riservati)

 

Da Rovinio ci muoviamo direzione Rjeka  verso i Laghi di Plitvice (circa 260 km). Eravamo in dubbio perche ci vanno 2 giorni per andarci e non è mare. Però ne è valsa la pena, perché sono veramente belli. Ci sono varie possibilità (per tutte le “gambe”): da lunghe camminate a brevi camminate, passando da noleggiare una barca a remi e avventurarsi tra i vari laghetti utilizzando i canali che li collegano.



Visualizzazione ingrandita della mappa


Dormiamo vicino al Parco e il mattino dopo puntiamo a Zara. Ma prima di Zara deviamo per l’isola di Pag (anche qui il nome… azz….) che da google maps sembrava attraversata da stradina solitaria che costeggia una mare blu quasi nero. In effetti non delude: panorami mozzafiato, mare splendido, spiagge con i soliti sassolini ma pulite. Se devo dire: un po’ troppa gente rispetto alle aspettative (a Novalja le discoteche sparano musica a palla e fungono da richiamo a turisti che non hanno come priorità la salvaguardia della natura (mettiamola cosi…).

Troviamo una camera a Pag, ci stiamo 3 giorni che saranno i giorni più “di mare” che facciamo. Non c’è un albero e la temperatura sfiora i 35, però è secca, ventilata e quindi si sta bene. (foto di proprietà di Moto Itinerari, diritti riservati)

Lasciamo l’isola di Pag per andare diretti a Zara.

La città è molto carina e le numerose rovine romane le danno un tocco culturale che non guasta.

Il prezzo dei ristoranti è tale che conviene quasi mangiare li piuttosto che acquistare ai supermercati e cucinare nell’appartamento.


Grandi mangiate di pesce ma anche la carne è buona e proposta spesso. Da bere l’acqua costa come la birra, quindi…

La sera le luci puntate su queste antichità, la movida che anima le piazzette, le trattorie economiche all’aperto e tanto altro rendono molto piacevole passeggiare senza meta per i suoi vicoli. Fuori la Mura, verso il porto “ascoltiamo” l’organo marino che tuttavia ci lascia un po’ delusi. (foto di proprietà di Gas22, diritti riservati)

 

Il mare è bello, l’acqua è trasparente, le spiagge di fini sassolini o di scogli.

Basta Zara, partiamo per l’isola di Drevenik Veli che , abbiamo letto, aver un mare bellissimo. Per raggiungerla si prende la nave (ci sono varie opzioni) a Trogir che raggiungiamo dopo circa 2 ore con varie soste. 

 

Drevenik Veli ha un mare splendido, che le “orde” di turisti che le navi scaricano sull’isola non deturpano. Basta allontanarsi un po’ dal porto, consiglio sandaletti perché è tutto scoglioso e pieno di ricci, per trovare baiette stupende.

 

E’ ora di tornare, muoviamo verso Spalato da dove abbiamo la nave per Ancona.

 

Bel giro, lo consiglio!

Angelo e Flavia

 

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