L'inquadratura (parte seconda)

30.11.2010 10:55

Una volta individuato il soggetto a cui vogliamo scattare una fotografia, è fondamentale fare in modo che esso si trovi all’interno dell’inquadratura e non fuori.

 

Non è detto però che il soggetto che si sta fotografando debba trovarsi interamente all’interno dell’inquadratura. E’ infatti possibile, volutamente, lasciare fuori dall’inquadratura una parte più o meno piccola del soggetto che stiamo fotografando. Un esempio può essere la fotografia ad un nostro amico: possiamo scattarla inquadrando per intero la persona oppure inquadrandone soltanto il volto. In entrambi i casi avremo scattato una fotografia ad un nostro amico, e in entrambi i casi avremo una fotografia corretta.

 

Non è detto neppure che il soggetto che si sta fotografando debba trovarsi esattamente al centro dell’inquadratura. Esso infatti, anche in questo caso volutamente, può essere collocato più in alto o più in basso, più a destra o più a sinistra rispetto al punto centrale dell’inquadratura. L’esempio di una fotografia scattata ad un nostro amico può tornare utile ancora una volta: possiamo scattarla in modo tale da far essere il nostro amico esattamente al centro, ma possiamo scattarla anche “collocando” il nostro amico sulla parte destra o sulla parte sinistra dell’inquadratura. In entrambi i casi avremo scattato una fotografia ad un nostro amico, e in entrambi i casi avremo una fotografia corretta.

 

E allora come fare a trovare l’inquadratura migliore tra tutte le possibili combinazioni? Persona intera al centro? Mezzo busto a destra? Solo il volto a sinistra? Persona intera in basso? Semplice: non esiste un’inquadratura perfetta, come non esiste un’inquadratura giusta e una sbagliata. Esistono invece inquadrature che ci piacciono e inquadrature che non ci piacciono, inquadrature che ci lasciano con l’amaro in bocca per non aver saputo fare di meglio e altre che ci appagano e ci rendono felici per averle sapute catturare.

 

Fondamentale, nel momento in cui si scatta una foto e quindi si sceglie un’inquadratura piuttosto che un’altra, è avere ben chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere con quella fotografia, ciò che si vuole comunicare a chi un domani si troverà a guardare l’immagine che noi abbiamo realizzato.

 

Mi rendo conto che tutto quanto ho scritto in questa lezione può sembrare banale e scontato. In realtà comprendere questi concetti è di estrema importanza per fare fotografia. E soprattutto è importante comprendere un ulteriore concetto, oserei dire fondamentale per scattare fotografie in maniera consapevole: per fare una fotografia che ci piace o che pensiamo possa piacere agli altri, e per comunicare qualcosa a chi guarderà le nostre fotografie, occorre conoscere molto bene la tecnica fotografica.

 

Pensare di affidarci totalmente a macchine fotografiche moderne capaci di lavorare in completo automatismo, senza conoscere noi stessi la tecnica fotografica, può farci fare al massimo, e con un po’ di fortuna, delle piacevoli foto-ricordo. Indubbiamente le macchine fotografiche moderne, tecnologicamente evolute, possono darci un forte aiuto nel fare fotografie. Ma la decisione su quando scattare, come inquadrare, chi fotografare e così via… non può essere presa da nessuna macchina fotografica. Un detto recita: la fotografia viene fatta per il novanta per cento dal fotografo, e per il restante dieci dalla macchina fotografica.

 

Nelle prossime lezioni affronteremo il funzionamento dei tempi, dei diaframmi, della sensibilità, della sovra e sotto esposizione e molto altro ancora, con lo scopo di apprendere la tecnica fotografica, di metterla in campo e di tornare, a fine corso, a parlare di inquadratura in maniera più consapevole e interessante.

 

 

 

 

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